L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Thursday, August 25, 2011

L’insostenibile leggerezza del complottismo

http://freeanimals-freeanimals.blogspot.com/2011/08/linsostenibile-leggerezza-del.html

L’insostenibile leggerezza del complottismo





Questa è una lettera aperta a Corrado Penna, titolare dell’interessante sito

http://scienzamarcia.blogspot.com/.

Il casus belli da cui voglio partire è la seguente frase, (apparsa come commento su http://www.tankerenemy.com/2011/08/aerei-fantasma.html):

“le associazioni ambientaliste sono tutte cooptate per parlare solo del fasullo riscaldamento globale e non delle scie chimiche, così succede per le associazioni vegetariane, vegan ed animaliste"


Sarà mia cura sfatare tale errata convinzione, fermo restando che il signor Penna è libero di credere a ciò che vuole, ma nel momento in cui lo mette in rete, ovvero nell’agorà virtuale planetaria, deve accettare che le sue idee possano trovare oppositori. E’ con questo spirito di rispetto e d’amore per la dialettica che mi accingo a scrivere quanto segue.

La frase di Penna e le sue idee in merito agli animalisti e agli ambientalisti, verso cui traspare – e non è la prima volta - il suo dente avvelenato, è intrinsecamente sbagliata e pericolosa, perché potrebbe trovare sostenitori ed emuli e dare l’avvio a una valanga di imprecisioni e inesattezze nocive alla Verità.

Le valutazioni di Corrado Penna nascono dal non conoscere la realtà dell’animalismo (d’ora in poi tralascerò l’ambientalismo), ovvero dal non aver mai frequentato riunioni, assemblee, manifestazioni animaliste, e dal non aver mai avuto amici che si dichiarassero tali. Penna può aver conosciuto superficialmente qualche vegetariano, può tuttora essere amico di uno di essi, ma siccome nel caso dell’animalismo moderno si deve parlare di galassia animalista, sicuramente le idee che lui si è fatto finora si limitano a una piccolissima parte di esperienze personali e trarre, da queste, conclusioni universali è decisamente azzardato. Sarebbe come se qualcuno avesse avuto un contatto con (o fosse stato rapito da) un malvagio rettiliano e ne deducesse che tutti gli extraterrestri sono malvagi e odiano l’umanità. Il campione limitato non potrebbe essere in alcun modo predittivo.

Bisogna fare un minimo di excursus storico. Prima degli animalisti c’erano gli zoofili. Entrambe sono due etichette messe dagli altri, da coloro che non sono né zoofili, né animalisti, tanto è vero che se andiamo a cercare le due voci su vecchi dizionari, troviamo in un caso la perversione sessuale di chi si accoppia con animali e nell’altro un genere pittorico della storia dell’arte in cui si dipingono prevalentemente animali.

Che c’azzecca? – direbbe Di Pietro!

Infatti, qui stiamo parlando di un sentimento di empatia, provato solo da una minoranza di persone, verso i nostri fratelli dell’universo, che, prima di essere quagli omini verdi con le antenne, o quei lucertoloni squamosi tanto di moda oggi, sono gli altri esseri che condividono con noi lo spazio-tempo su questo stesso Pianeta.

Il vantaggio d’essere animalisti, rispetto all’essere zoofili, consiste nel fatto che l’animalista non è più considerato come espressione di una malattia mentale e solo da cattolici convinti e muniti di paraocchi viene considerato come l’espressione vivente di un disagio sociale, nonché inquadrato nell’ottica del decadimento morale della società (si amano gli animali perché non si sa amare gli uomini).

Se andiamo col pensiero agli anni Cinquanta, lo zoofilo veniva considerato con commiserazione e come se avesse seri problemi mentali. Veniva ostacolato spesso e volentieri dalle istituzioni e dal resto della società e, nel migliore dei casi, veniva compatito per le sue stranezze, dato che nella maggioranza dei casi si trattava di innocue vecchiette che spendevano l’intera pensione per dar da mangiare a cani e gatti. Venivano chiamate gattare e canare, termini un tantino dispregiativi.

Negli anni Cinquanta e Sessanta, l’associazione storica che rappresentava la zoofilia nell’immaginario collettivo italiano era l’ENPA, la quale, composta in genere da persone anziane, computava più sconfitte che vittorie ed era sempre alla ricerca del consenso soprattutto nei confronti di quelle istituzioni, fortemente cattoliche e dunque conservatrici, che erano la sua primaria fonte di frustrazione. L’ENPA, nata in periodo fascista (e infatti si chiamava Ente Nazionale Fascista Protezione Animali) decise fin dall’inizio di seguire la strada della collaborazione con le autorità, a volte seguendone gli indirizzi teorico-pratici, a volte suggerendone di alternativi. Se le autorità erano convinte che i cani randagi dovessero essere soppressi, l’ENPA deglutiva il rospo e, spinta da nobili ideali, imponeva che lo si facesse nel modo meno cruento possibile. Tanta gente non capiva e prendeva ad odiare l’ENPA stessa. A un certo punto, dopo tanta servile acquiescenza verso le autorità, nel 1978 Sandro Pertini inserì l’ENPA nella lista degli enti inutili da sopprimere, cosa che fece passare lo storico sodalizio da ente pubblico a ente privato e che abolì, temporaneamente, le cosiddette guardie zoofile. Questo fu il benservito, a dimostrazione del fatto che leccando parti delicate e sensibili ai potenti ci si ritrova, alla fine, con un pugno di mosche.

Se capiamo quali sono stati, secondo me, i meccanismi mentali e, di conseguenza, la prassi dell’ENPA, possiamo capire perché il suo germoglio moderno più famoso, la L.A.V., nata insieme ad altre “giovani” associazioni negli anni Settanta, abbia scelto la stessa strada seguita nei decenni precedenti. Anche perché, se le autorità possono decidere che non gli servi più, possono anche essere generose e finanziarti qualche progetto o accettare i tuoi suggerimenti di fare un canile in un certo modo e non in un altro. Se sai essere sufficientemente servile e ossequioso.

Dunque, non si può solo dire peste e corna delle istituzioni, ma si deve vedere anche il bicchiere mezzo pieno, ovvero i frutti che una collaborazione con le istituzioni può portare.

A questo punto, si tratta di vedere se gli interessi privati di un Gianluca Felicetti, presidente della Lega Anti Vivisezione, siano prevalenti rispetto agli interessi degli animali. O viceversa. Si tratta di vedere se dare ascolto alle malelingue o se quelle malelingue appartengono a gente invidiosa che faceva parte del Direttivo e per qualche ragione ne è stata espulsa. Si tratta di vedere se dare retta agli anarco-animalisti toscani dei Centri Sociali, che sdegnano ogni contatto con il Potere e considerare “tout court” un male il ricevere donazioni, contributi, denaro derivante dai tesseramenti e finanziamenti, o se essere più pragmatici e considerare che senza denaro non si fa molta strada.

L’esperienza del passato, maestra di vita, ci riporta sia il denaro “sterco di Satana”, sia il “pecunia non olet” di Vespasiano e quindi non ci è di molto aiuto. Santa Madre Chiesa, che è la madre di tutte le associazioni benefiche o sedicenti tali, ci dimostra che….senza denari non canta un cieco, come dice il vecchio adagio, ovvero che se non avesse accumulato immense ricchezze nei secoli trascorsi, ora il cattolicesimo sarebbe estinto e la Chiesa non avrebbe quell’influenza e quel potere subdolo che in effetti ha. Se davano retta a San Francesco e a Savonarola, a quest’ora noi eravamo musulmani da un pezzo, altro che Oriana Fallaci!

E dunque, prima di eleggere Papa Gianluca I, o di crocifiggerlo a piacere, a seconda dei gusti, cerchiamo di capire se:

1) il denaro è strumento o fine per il raggiungimento degli obiettivi statutari;

2) la collaborazione con le istituzioni è sempre e comunque negativa;

3) l’impianto dei microchip a cani e gatti (bestia nera di Corrado) è propedeutico a quello umano;

4) i vertici delle associazioni sono immischiati con i piani dell’élite mondialista, mentre le basi sono ingenue e strumentalizzate.

Io mi fermerei qui, con i punti focali, e risponderei così:

1) Il denaro serve al raggiungimento dei fini statutari, ma la tentazione del peculato è forte e gli animalisti non sono esseri umani superiori: Felicetti potrebbe essere un furbacchione, ma come faccio a fermarlo? E soprattutto, dove sono le prove che s’intasca soldi che non gli spettano? O non dovrei andare alla ricerca di prove, giacché il solo fatto che lo chiamino a tenere lezioni nei vari ministeri è già la prova dei suoi loschi intrallazzi?

2) Dal mio punto di vista, la collaborazione con le istituzioni è corrompente e preferisco lasciarla a gente disposta a sporcarsi le mani: qualcosa di buono può portare. Agli inizi della mia “carriera” d’animalista, facevo anch’io denunce ai carabinieri, per presunti maltrattamenti, ma l’unico risultato che ottenevo era quello di avere un articoletto sul quotidiano locale, tanto che a un certo punto facevo denunce al solo scopo di ottenere visibilità per le tematiche animaliste. E, a un certo punto ancora, ho smesso del tutto di inoltrare esposti alla magistratura. E’ stato quando ho cominciato a commettere reati per danni al patrimonio, andando a sabotare gabbie, recinti e altre strutture detentive. E’ stato in quel periodo di metanoia che il Gianluca capì di che pasta ero fatto e cominciò a dire di me peste e corna. Io smisi di considerare l’Arma come un alleato degli animali, perché l’articolo 727 del codice penale mi sembrava ben misera cosa, nonché un’arma spuntata per arrivare alla liberazione animale. La LAV e le altre associazioni riconosciute, dovendo scegliere, si schierarono dalla parte della legalità e contro l’Animal Liberation Front. Non poteva essere diversamente, se volevano continuare a mangiare alla greppia del Sistema. Bonariamente ho sempre accettato che mi considerassero un eversivo e che continuassero a fare il loro lavoro pulito e rispettato di sensibilizzazione: non sia mai che qualcosa di buono salti fuori, se non altro a livello di crescita collettiva della mentalità della gente.

3) Sull’impianto dei microchip ho creduto anch’io per molto tempo alla sua intrinseca bontà, posto che parallelamente al chip debba esistere negli uffici anagrafe un registro del corrispondente nominativo del proprietario, così da rintracciarlo subito, appena scannerizzato l'animale. Il tatuaggio nella parte interna dell’orecchio o della coscia del cane è stato sottoposto a dibattito per lungo tempo e alcuni sostenevano che un eventuale padrone senza scrupoli avrebbe potuto mozzare l’orecchio o bruciare con l’acido la parte interna della coscia, ma a quel punto, a uno che si comportasse così, non costerebbe niente far fuori l’animale del tutto: ci sono in circolazione demoni in sembianze umane che fanno queste cose e le cronache ce li ricordano fin troppo spesso. Ora penso che del microchip se ne possa fare a meno, considerato che per la maggioranza dei comuni italiani la legge sull’obbligo di registrazione è simile alle Grida manzoniane. Nel mio comune non la fanno, per esempio. Quando vado a passeggio con la mia cagnetta non registrata e incrocio un vigile urbano, provo sempre un po’ d’apprensione, ma succede regolarmente che il tutore delle leggi comunali accarezzi la mia bestiola o faccia apprezzamenti a voce. Che bravi vigili abbiamo nel mio paese! Che il microchip canino sia propedeutico a quello umano, può essere, ma io non mi fascerei la testa prima di essermela microchippata.

4) Su quest’ultimo punto, se escludiamo Filippo d’Edimburgo, cofondatore del WWF (ma che c’azzecca con l’animalismo? - direbbe il solito Di Pietro), il già citato Gianluca Felicetti (LAV), Walter Caporale (Animalisti Italiani), Paolo Mocavero (100 % Animalisti) e Marina Berati (Agire Ora) NON hanno mai avuto, né hanno tuttora alcun contatto con esponenti o emissari dell’élite mondialista, che tende alla realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale. Gli altri presidenti delle associazioni animaliste minori non li conosco, ma immagino che la stessa cosa valga anche per loro. Se escludiamo gli anarco-animalisti dei Centri Sociali toscani e il sottoscritto, cane sciolto con un passato di metodologia A.L.F., ne risulta un quadro in cui sia vertici che base dei gruppi animalisti non hanno niente a che fare con i piani degli Illuminati e le accuse di Corrado Penna cadono.

Tuttavia, capisco perché le abbia formulate. Ci sono stati casi come quello di Chicco Testa che è passato da presidente di Lega Ambiente a dirigente dell’ENEL, ma una rondine non fa primavera e l’onnipresente e petulante Tonino Di Pietro, anche qui, avrebbe buon gioco a chiedere: “Che c’azzecca?”. Un ambientalista, che mangia carne, non capisce un accidente di animali e magari è pure zoofobo, non può essere preso a paradigma di un intero movimento per i diritti animali. Che dico movimento? Di un’intera galassia! Che dico galassia? Di un intero universo!

E che nessuno dei citati presidenti d’associazione parli di scie chimiche, può dipendere solo dal fatto che nessuno di loro ha mai prestato attenzione a ciò che avviene in cielo, presi come sono da questioni meramente terrestri. Diamogli tempo. Forse fra un po’ se n’accorgono anche loro.

Forse, quelli che avrebbero dovuto accorgersi già da tempo delle irrorazioni di sostanze tossiche, sono gli animalisti della Lega Abolizione Caccia. I quali, oltre ad occuparsi di uccelli che, come disse Prezzolini, in Italia non volano ma fuggono, fanno spesso anche bird watching.

Dunque, considerato che quanto da me scritto non ha e non può avere un carattere d’esaustività, mi fermo qui, sperando che l’ottimo Corrado, a quanto mi risulta anche lui un cane sciolto - con scarsi o nulli contatti con la realtà animalista -, possa e voglia leggere queste mie note, onde continuare, qui o altrove, la nostra discussione appena iniziata. Io sono disponibile al confronto. Prometto che non insisterò per avere ragione a tutti i costi, ma se sarò ancora più perentorio di come sono stato finora, lo sarò per amore di verità, tenuto conto che, di nemici, gli animali ne hanno fin troppi e se è disgustoso un presidente animalista che fa la cresta sul gettito delle entrate, lo è anche chi come Corrado, da 25 anni vegetariano, solleva accuse ingiuste che vanno a colpire nel buio e che mestano nel torbido. Della serie: “Calunnia, calunnia, ché qualcosa resterà!”.

Il buio è spesso quello della nostra non conoscenza della realtà, ma io, a differenza di tanti che dicono: “Se non sai stai zitto!”, a Corrado dico: “Anzi, parliamone!”.

Grazie Corrado e grazie a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere fin qui. Con questo anomalo caldo agostano.

7 commenti:

Zret ha detto...

Articolo garbato ed equilibrato. Circa il ruolo delle varie associazioni, non mi ripeto, perché ne scrissi nell'articolo La frattura.

Ti ringrazio per le belle parole nei miei confronti su Stampa libera, ma è stato il tuo articolo, insieme con il commento del lettore, a suscitare le riflessioni.

Qui aggiungo solo - e se appaio blasfemo non m'interessa - che ai bambini che muoiono di fame potrebbe pensare Dio, visto che è onnipotente e che i bambini, a differenza degli animali, hanno l'anima.

Ciao

corrado ha detto...

peccato che non hai riportato nessun link perchè il buon lettore risponda di persona

ad esempio leggendo l'artiolo dedicato a Felicetti si capirebbe come le tue parole non si reggano in piedi

"il già citato Gianluca Felicetti (LAV), Walter Caporale (Animalisti Italiani), Paolo Mocavero (100 % Animalisti) e Marina Berati (Agire Ora) NON hanno mai avuto, né hanno tuttora alcun contatto con esponenti o emissari dell’élite mondialista" (*)

Peccato che non mi conosci e spari frasi a vanvera come "Penna non ha mai conosciuto un animalista serio". Li conosco fin troppo bene e ho visto come la loro serietà sia spesso totale intransigenza, come diventino succubi di una nuova chiesa e come con il loro mito dell' "azione diretta" spesso diano una mano al sistema che credono di abbattere.

Molti sono in buona fede, ma se tacciono sulle scie chimiche è anche perché qualcuno li indottrina.

tu piuttosto hai scritto a Marina Berati, Agire Ora e company? Io sì, il loro silenzio è eloquente, continuano a difendere la tossica soia e a non menzionare nemmeno le scie chimiche. Se ti rispondono sulla soia evitanto di dire mezza parola sulle scie chimiche. E mentre loro temporeggiano centinaia di specie di animali rischiano a breve l'estinzione a causa delle scie chimiche. Questo è un massacro di cui a lor signori non importa niente


Se non sono acquisiti allora purtroppo sono ingenui e manipolati

(*) dal 1998 è membro animalista del "Comitato per la bioetica veterinaria" dell'Ordine dei Medici Veterinari di Roma e provincia, dal 1999 della Commissione del Ministero della Salute per la protezione degli animali in allevamenti e macelli, dal 2009 della Consulta nazionale su etica, scienza e professione veterinaria della Federazione nazionale degli ordini veterinari, dal febbraio 2004 della Commissione del Ministero della Salute sulla tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo, nel 2010 è stato chiamato nel Comitato del Ministro del Turismo per la creazione di una “Italia animal friendly".

E' stato Consigliere del Sindaco di Roma sulle tematiche degli animali dal 1994 al 1998, Consigliere sullo stesso tema dei Ministri delle politiche agricole e forestali e delle politiche comunitarie dal giugno 2000 al maggio 2001, Consulente dal gennaio 2004 dell'Assessore all'Agricoltura e Ambiente della Provincia di Roma dove ha costituito il primo Ufficio Tutela Animali di un'Amministrazione provinciale.

Nell'agosto 2002 è stato chiamato a far parte del Gruppo di lavoro del Consiglio Superiore di Sanità sulla "Tutela del benessere animale in allevamenti, trasporti e macellazione".

Insomma questa persona è davvero fortunata, è molto furba e sa perseguire i suoi scopi con grande astuzia, o ha dei santi in paradiso?

corrado ha detto...

aggiungo che l'uso della parola "complottismo" è veramente brutto, sa tanto di paolo attivissimo, l'uso di strani giri di parole al posto di "scie chimiche" non mi piace per niente

la mancanza di un link alle scie chimiche è imperdonabile

il fatto che in questo articolo non si accenni minimamente a quello che siano realemtne le scie chimiche e HAARP e a come siano state utilizzate per friggere milioni di uccelli e pesci all'inizio di questo anno solare mi sembra ulteriromente imperdonabile

se poi pensi che si riesca a spruzzare scie in tutto il mondo senza coprirsi le spalle acquisendo in un modo o nell'altro la maggior parte delle associazioni ambientaliste e animalisti credo che pecchi di ingenuità

quello che vedo in questo lungo articolo è il tentativo di difender el'indifendibile

come può un attivista del PD difendere ancora il PD dopo avere scoperto le scie chimiche?

come può un cattolico difendere la chiesa cattolica dopo avere scoperto le scie chimiche?

come può un animalista difendere ancora le organizzazioni animaliste che tacciono o peggio negano (vedi promiseland) le scie chimiche?

eppure mi arrivano ancora mail di cattolici che vogliono denunciare le scie chimiche ed andare ancora a messa ogni domenica

sempre meglio denunciare le scie, ma se non ci si trasforma dentro, se non si superano le logiche di appartenenza, se non si acquisisce una coscienza profonda di quello che succede, allora coloro che ci opprimono (che poi sono le stesse entità che incitano l'uomo a sfruttare e torturare gli animali) avranno sempre buon gioco e continueranno a manipolarci

sto forse io qui a difendere la sinistra extraparlamentare? no, eppure sono stato all'interno di quel movimento

sto forse difendendo l'anarchismo? no eppure sono stato parte di quel movimento

non capisco perché un animalista che scopre le scie chimiche debba difendere delle associazioni che stanno contribuendo col loro silenzio al PEGGIORE CRIMINE CONTRO TUTTE LE SPECIE VIVENTI

corrado ha detto...

e che dire del leit motiv dell'antispecismo degli animalisti? non è vero che sono antispecisti, perchè rispettano piu' che altro le specie animali (non sempre, infatti coltivare significa nel 99% dei casi anche ammazzare animali) mentre quelle vegetali se le mangiano

corrado ha detto...

ho riassunto queste ed altre considerazioni in maniera più ordinata nel mio ultimo articolo

buona lettura

Freeanimals ha detto...

Mi hai dato una dritta, Zret! Dio resta indifferente sia ai bambini (che hanno l'anima), che agli animali (che l'anima non ce l'hanno). Alcune anime pie si occupano dei bambini, altre degli animali, ma le prime sono indignate con le seconde, perché vorrebbero che ci si occupasse solo dei bambini.
Perciò, scriverò un articolo e lo intitolerò "Dio complottista"! O roba del genere. Allora ne sentirai di blasfemità! Sarà il festival della blasfemia!
Che dici, sono troppo pretenzioso?
Perché Dio tace sulle scie chimiche? Non sarà anche lui in combutta con gli Illuminati?

Freeanimals ha detto...

Corrado, alla prima tua lunga parte ho risposto su Stampa libera. Qui, prima di andare a leggermi il tuo ultimo articolo, che mi riguarda, vorrei aggiungere altre considerazioni.
Come quei cattolici che ti scrivono e, pur avendo scoperto le scie chimiche, non desistono dall'andare a messa, così anch'io, pur avendo scoperto le irrorazioni clandestine, non posso parlar male dei miei ultimi trentacinque anni di vita. I presidenti di associazione da te citati possono anche aver fatto qualche passo falso, possono tacere colpevolmente sulle scie chimiche, ma si stanno dando da fare per migliorare le condizioni di vita degli animali e a me questo basta. Che poi ci campino, potrebbe essere disdicevole, ma cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno e le cose positive che sono riusciti a produrre.

La tua obiezione sull'antispecismo, ovvero sul fatto che secondo te mangiare piante sia riprovevole come mangiare animali, la ritrovo in bocca a persone in malafede che vogliono continuare a ingozzarsi di cadaveri e, sentendola anche da te, mi sembra una caduta di stile.
Se davvero pensi che un mammifero assassinato sia equiparabile a una melanzana gratinata, allora sarà difficile e purtroppo improduttivo per noi due continuare a dialogare, perché ne risulterebbe un dialogo tra sordi.
Prima bisogna che tu chiarisca alcuni concetti di natura biologica e fisiologica e poi potremo parlare di etica. Mancano le basi e se continuerai a tirarmi in ballo la presunta sensibilità dolorifica delle piante, non potrò fare a meno di sospettare che stai ciurlando nel manico (spero che il senso di questa espressione corrisponda a ciò che ho in mente). Cioè, non posso considerarti credibile se ti ostini a porre le piante alla stessa stregua degli animali.
Comunque, se ne può parlare, ma spero che tu risolva da solo questa fittizia questione, secondo me creata ad arte dai macellai e dai loro affezionati clienti.
Ciao. Alla prossima.

11 comments:

  1. Che goduria, la prossima tappa sarà Penna Vs Marcianò??

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  2. Fulminato contro fulminato, ci pensera' il kommandanten strakkinen a rimettere in riga le sue truppe che hanno cominciato a parlare a briglie sciolte ...

    Rosario fai vedere chi e' il boss !!!

    :D:D:D

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  3. Freeanimals hai capito ? O con loro o contro di loro. Gli sei simpatico finchè condividi le loro "idee" (diciamo paranoie) se la pensi diversamente non gli servi più.

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  4. E' MOOOOOLTO meglio di Oggi le Comiche!!!!

    Sublime!!!!

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  5. ... Con questo anomalo caldo agostano.
    E già, perchè di solito in agosto nevica ...
    Ma va la, belin!

    Per il resto concordo con voi: vedere due sciacomicari che si scannano fra loro non ha prezzo.

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  6. Freeanimals hai capito ? O con loro o contro di loro. Gli sei simpatico finchè condividi le loro "idee" (diciamo paranoie) se la pensi diversamente non gli servi più.

    Non solo devi condividere le loro idee, ma le devi condividere tutte e solo quelle, e nel modo in cui loro le espongono. Altrimenti sei condizionato, o corrotto o in malafede.
    Perché solo loro sono completamente esenti da queste condizioni.
    Chi ha mai detto che la perfezione, a questo mondo, non esiste?

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  7. Voglio l'intervento del comandante in persona :)

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  8. Non hanno ben chiara una cosa a tankerenemy: se vuoi aiuto dagli altri (associazioni, gruppi, movimenti, ecc.) non gli devi vomitare addosso.
    Vi ricordate con l'AVIS?
    http://vimeo.com/9838768

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  9. "L’ENPA, nata in periodo fascista (e infatti si chiamava Ente Nazionale Fascista Protezione Animali) decise fin dall’inizio di seguire la strada della collaborazione con le autorità,"

    Santa polenta, che controsenso!
    In quanto ente pubblico emanazione dello Stato, l'ENPA *ERA* l'autorita'!
    Da qui in poi, il resto dell'"excursus storico" e' privo di fondamenta.
    Sarebbe come dire che, fin dalla sua costituzione, il Pubblico Registro Automobilistico ha perseguito la strada della collaborazione con l'autorita'.

    "...NON hanno mai avuto, né hanno tuttora alcun contatto con esponenti o emissari dell’élite mondialista, che tende alla realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale."

    E per forza, cribbio: *non esiste*!
    Come accidente fai ad avere contatto con qualcosa che non esiste, se non nelle allucinazioni di qualcuno?

    "E che nessuno dei citati presidenti d’associazione parli di scie chimiche, può dipendere solo dal fatto che nessuno di loro ha mai prestato attenzione a ciò che avviene in cielo..."

    Oppure dal fatto che *NON ESISTONO*.
    Prima di trovare una causa per un fenomeno, bisognerebbe verificare il fenomeno.

    A me tutto questo scambio tra Penna e Freeanmals fa comunque un po' paura: attivista allucinato, guaio assicurato.

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  10. E pure qui godo, ooooohhhh come godo.. :D

    Saluti
    Michele

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  11. uhhhhhh attivisti allucinati vs scia-comicari svalvolati! che epico momento :D bellissimo ed impagabile.

    a quando una royal rumble con anche Max Barnabovi? :D

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