L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

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Wednesday, September 28, 2011

Come si è creata l'emoglobina? Per caso? Molto difficile

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/09/come-si-e-creata-lemoglobina-per-caso.html

Come si è creata l'emoglobina? Per caso? Molto difficile

Il seguente articolo tratto dal blog Critica Scientifica di Enzo Pennetta si ricollega alle mie ricerche sulla preistoria l'origine della vita e dell'uomo in particolare.


Mentre gli evoluzionisti neodarwiniani difendono a spada tratta le loro congetture (che non possono essere assolutamente considerate "teorie scientifiche" dato che non possiamo immaginare esperimenti lunghi milioni di anni per verificarle o smentirle, dato che non possiamo compiere esperimenti nel passato, non abbiamo la macchina del tempo e nemmeno metodi affidabili per verificare la datazione di un reperto fossile) un'indagine aperta dovrebbe prendere in considerazione quanto meno gli elementi proposti da M. Cremo nel suo ultimo libro "le origini segrete della razza umana" e da B. Lipton nella biologia delle credenze e negli altri suoi libri (un concetto di evoluzione non darwiniana ma lamarckiana, un contributo alla nascita della vita da parte di entità non umane e/o non terrestri) per non parlare degli studi di W. Reich descritti nel libro Esperimenti bionici sull'origine della vita, ove ipotizza che alla base dell'origine della vita ci sia l'energia orgonica (proviente dal sole).

Difficile arrivare alla soluzione del mistero sul'origine della vita, anche perché qualcuno è intento a confondere intenzionalmente le acque affinché noi non veniamo a conoscenza della nostra vera origine (qualcunque essa sia). 



La scalata al monte improbabile

“Il darwinismo è una teoria di processi cumulativi così lenti da richiedere, per completarsi, da migliaia a milioni di decenni”

“La selezione naturale, il processo cieco, inconscio, automatico che fu scoperto da Darwin e che, come noi oggi sappiamo, è la spiegazione dell’esistenza e della forma apparentemente finalistica di ogni essere vivente, non ha in vista alcun fine.”




Queste due affermazioni tratte dal libro “Orologiaio cieco” di Richard Dawkins contengono i principi fondamentali della teoria sintetica dell’evoluzione o neodarwinismo: l’assoluta casualità delle mutazioni e i tempi molto lunghi affinché le stesse possano produrre cambiamenti positivi.

Ma cosa s’intende per tempi lunghi?

È lo stesso Dawkins a fornirci un caso specifico su cui effettuare un calcolo, si tratta di quello che venne definito da Isaac Asimov il “numero dell’emoglobina”. L’emoglobina è la proteina, presente nei globuli rossi, quella che veicola l’ossigeno nel sangue conferendo allo stesso tempo il caratteristico colore rosso. Una proteina è una catena i cui anelli sono costituiti da elementi chiamati aminoacidi, nel caso dell’emoglobina la sua lunghezza è di 146 aminoacidi. Come tutto ciò che riguarda la biologia, secondo la teoria neodarwiniana, anche l’emoglobina è il risultato casuale di un lento processo cumulativo del quale lo stesso Asimov indicava la probabilità che si verificasse. Il calcolo delle probabilità è espresso da una potenza che ha come base il numero di differenti aminoacidi utilizzabili e come esponente il numero di anelli della catena da costruire.

Per fare un esempio, il numero di possibili parole di 4 lettere che si possono comporre con i 21 segni dell’alfabeto italiano è dato da: 214 = 194.481

La probabilità di comporre casualmente la parola “caso” spingendo 4 volte su 21 tasti è dunque una su 194.481.

Nel caso proposto da Asimov il numero di combinazioni possibili per costruire l’emoglobina è espresso da: 20, cioè il numero degli aminoacidi a disposizione, elevato alla 146, il numero degli “anelli” che costituiscono la catena = 20146.

Espresso in base dieci tale numero corrisponde a circa 10190. Al riguardo Dawkins afferma: “La fortuna che si richiederebbe per ottenere questo risultato è inimmaginabile.” e non si può che essere d’accordo con questa considerazione.

Per renderci conto della “fortuna” che bisognerebbe avere, possiamo fare il seguente calcolo: quanti secondi sono passati dall’inizio dell’universo e, nell’assolutamente ipotetico caso in cui potessimo tentare una combinazione al secondo (ammettendo l’ipotesi che nessuna combinazione sia uscita casualmente due volte), quante combinazioni avremmo potuto provare sinora ?

Moltiplicando: i 3600 secondi contenuti in un’ora per le 24 ore del giorno, per i 366 giorni circa di un anno (per eccesso), per i 14 miliardi di anni passati dal Big Bang, risultano trascorsi, (arrotondando ancora per eccesso), 1018 secondi dall’inizio dell’universo.

Nell’ipotesi che dalla nascita dell’universo si fosse potuta provare una combinazione al secondo (questa ottimistica supposizione propone una velocità talmente elevata da essere del tutto irreale, incompatibile con l’assunto della prima frase “Il darwinismo è una teoria di processi cumulativi così lenti da richiedere, per completarsi, da migliaia a milioni di decenni”), per sapere quante combinazioni dovremmo ancora tentare prima di esaurirle tutte dovremmo sottrarre dalle combinazioni totali 10190 la quantità di quelle provate 1018.

Il risultato visibile sulla calcolatrice sarebbe ancora 10190 in quanto la sottrazione avrebbe solo intaccato in modo impercettibile la quantità iniziale e il display non riuscirebbe visualizzare la differenza. Il numero resterebbero quindi ancora 10190 combinazioni da provare, il che, sempre ad una combinazione al secondo, richiederebbe un tempo pari a poco più di 10172 volte l’età dell’universo.

Anche ipotizzando che esistano diverse combinazioni di 146 aminoacidi, equivalenti dal punto di vista funzionale, la questione non cambia di molto, infatti ammettendo che ad esempio esistano 1000 tipi varianti di emoglobina, e tutti ugualmente funzionanti, la probabilità di trovarne uno “migliora” di 103 portando le combinazioni da provare a “solo” 10187.

Come suggerisce Dawkins di superare questa difficoltà ? Dawkins ricorre al concetto di selezione cumulativa, il suo ragionamento è il seguente: “Nella selezione cumulativa, invece, esse (le entità selezionate) «si riproducono» , o in qualche altro modo i risultati di un processo di cernita vengono sottoposti ad un altro processo di cernita…”
Il concetto di selezione cumulativa, che poi sarebbe realizzata dalla selezione naturale, viene chiarito con il seguente esempio:

Se una scimmia dovesse battere casualmente a macchina la frase di Shakespeare “Methinks it is like a weasel” (“O forse somiglia a una donnola”), essendo la frase composta da 28 caratteri, ed essendo l’alfabeto inglese composto da 27 lettere, le possibili combinazioni di 27 lettere in una frase di 28 lettere (compresi gli spazi) sarebbero espresse da: 2728.
A questo punto Dawkins inserisce un computer che “seleziona” frasi mutanti che più si avvicinino alla frase originale: “Il computer esamina le frasi mutanti nonsense, la “progenie” della frase originaria, e sceglie quella che, per quanto poco, assomiglia di più alla frase bersaglio…”

Per poter completare la frase in un numero ragionevole di tentativi lo scienziato inglese introduce quella che definisce una “frase bersaglio” e un computer che conosce in anticipo la frase che deve essere composta, il che inserisce il finalismo nella teoria. L’unico modo per evitare il finalismo è quello di ammettere che le frasi debbano essere scelte mediante la selezione naturale, ma il fatto che le frasi intermedie siano dallo stesso Dawkins definite “nonsense” esclude che esse possano essere premiate dalla selezione naturale.

Ecco la contraddizione di Dawkins: si parte da un “il processo cieco, inconscio, automatico” e per renderlo possibile nei dodici miliardi di anni dall’origine dell’universo si finisce per postulare un “computer” e una “frase bersaglio” che negano il processo cieco da cui si era partiti.

Se invece si volesse mantenere un processo cieco, si dovrebbe ipotizzare un’età dell’universo del tutto incompatibile con quella stimata dalla comunità scientifica.
In matematica quando si parte da un assunto e questo conduce ad una contraddizione, si giunge alla conclusione che l’assunto iniziale era errato. Questo procedimento viene detto “dimostrazione per assurdo”.

La vita dell’universo è troppo breve per poter ammettere che abbia potuto verificarsi una dinamica neodarwiniana per la quale i circa 14 miliardi di anni stimati dagli astronomi sono insufficienti, esattamente come lo sono i 12.000 dei fondamentalisti creazionisti: credere che le circa centomila proteine del corpo umano siano state prodotte e assemblate casualmente in un ecosistema complesso nel corso della vita dell’universo richiede un atto di fede superiore a quello dei creazionisti stessi.

La scienza dovrebbe compiere un gesto di umiltà e riconoscere che riguardo all’origine della vita e delle specie sfugge ancora qualcosa di fondamentale.

19 comments:

  1. Purtroppo ho letto anche io il libro di Dawkins (in effetti ho quasi tutte le sue opere).

    Corradino non si smentisce, limitandosi a pescare qualche frasetta dal primo capitolo del libro di Dawkins ma guardandosi bene dallo specificare che, nel resto dell'opera, Dawkins procede a spiegare in dettaglio e molto bene (tanto da farlo capire anche al sottoscritto, la cui biologia si ferma alla 3° liceo...) come questa apparente impossibilità non sia in effetti tale...a ben vedere, la classica tattica creazionista.

    Noioso...

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  2. Non può approfondire un argomento in quanto si sbufalerebbe da solo, meglio prendere parti alla rinfusa in modo superficiale ed inconsistente poi mescolarle con qualche bel paragone e servire la classica zuppa insipida tipico di chi in malafede vede solo il proprio interesse

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  3. Aggiunta: basta fare una banalissima ricerca su Google ("hemoglobin evolution") per trovare decine di ricerche, studi e trattati sull'evoluzione dell'emoglobina negli animali (forse il fisico bestiale pensava che fosse una caratteristica esclusiva degli umani...), batteri inclusi.

    Al solito, quando un creazionista (sì, so che Corradino dice di non essere creazionista, ma mi importa poco quel che dice. Parla come un creazionista, usa i medesimi argomenti e le stesse fallacie logiche. Per parafrasare Groucho Marx: "Se sembra un creazionista e parla come un creazionista...") parla di "scienza ignorante", in effetti sta parlando della propria ignoranza...

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  4. I soliti argomenti "ad minchiam bollitam" del cannaiolo.

    Ma va la, va...

    Saluti
    Michele

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  5. Corrado non smette mai di stupirmi.

    Ieri leggevo un suo intervento in cui negava l'effetto serra, secondo lui dovuto interamente all' "effetto isola" (i termometri sarebbero messi in città e le città si scaldano. E i climatologi sono così fessi da non accorgersene).

    Ovviamente non esiste l'inquinamento, se fai un'analisi e trovi inquinanti sono dovuti alle irrorazioni.

    Non so se sia lui all'origine delle credenze di Pepe Ramone che il petrolio sia infinito, si rigenererebbe in continuazione nelle viscere della Terra (teoria del petrolio abiotico). Ma temo di sì.

    Non stiamo neppure a parlare delle sue teorie "mediche", lì i cialtroni si sprecano e non stupiscono nessuno.

    Ma che fosse addirittura creazionista (nella variante "orgonica", almeno i fondamentalisti hanno la scusante di dover difendere ad ogni costo le loro credenze religiose) non me lo sarei aspettato.

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  6. ma il fatto che le frasi intermedie siano dallo stesso Dawkins definite “nonsense” esclude che esse possano essere premiate dalla selezione naturale.

    Che la selezione naturale possa premiare i nonsense è difficile, ma evidentemente li può tollerare.
    Altrimenti, corrado, come spiegheresti la tua stessa esistenza?

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  7. eSSe, sistema il post sulla risonanza schumann, il titolo e' mal formattato.

    Saluti
    Michele

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  8. Non si riesce ad accedere ai commenti di quel post.

    Straker ci vedrebbe un complotto cia.

    :D

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  9. Sistemato io, colpa degli apici usati al posto degli apostrofi nel titolo del post.
    Anche a Paolo ho dovuto fare una testa così per ricordagli che, nel titolo dei post, apici e doppi apici non vanno usati per non avere casini: bisogna usare il giusto simbolo grafico per l'apostrofo (cioè ) e per le virgolette (cioè e ).

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  10. grazie axlman.
    io ho messo due apostrofi ' nel titolo.
    che sia un casino della nuova interfaccia di blogger che li modifica in aperto e chiuso?

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  11. Non li modifica, li interpreta come simboli di programmazione (tipo appunto apertura e chiusura di una stringa) e si incasina.

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  12. con la vecchia interfaccia mi pareva che non mi fosse mai successo.
    quindi per fare un singolo apice devo mettere '' come in SQL?

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  13. Non bisogna usare simboli di programmazione cioè niente apice:
    '

    e niente doppi apici:
    "

    ma solo apostrofo:


    e virgolette:
    “”

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  14. axlman,

    dov'e' l'apostrofo nella tastiera italana del Mac?
    Devo usare la codifica html?

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  15. Niente codifica HTML.
    Per l'apostrofo, che poi sarebbe la virgoletta singola chiusa, usa ALT+SHIFT+3.
    Più in generale i tre tipi di virgolette («» “” ‘’) si ottengono con i tasti 1,2 e 3, usati insieme ad ALT per aprirle e insieme ad ALT+SHIFT per chiuderle.

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  16. Che bello e semplice il Mac, eh? :D :D :D

    Saluti
    Michele

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