L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Sunday, September 18, 2011

Rifugiati dal wi-fi trovano riparo nelle montagne della Virginia dell'Ovest

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/09/rifugiati-dal-wi-fi-trovano-riparo.html

Rifugiati dal wi-fi trovano riparo nelle montagne della Virginia dell'Ovest


Traduzione dell'articolo 'Wi-fi refugees' shelter in West Virginia mountains scritto da By Jane O'Brien e Matt Danzico, e pubblicato sul sito della BBC il 13 settembre 2011, che fornisce ulteriori prove e ragguagli sulla pericolosità delle radiazioni emesse da wi-fi, telefoni celullari e simili tecnologie senza fili.

Per chi conosce l'inglese è vivamente consigliato la visione del video presente sulla pagina dell'articolo originale della BBC; la testimonianza di quelle persone che vivono sulla propria pelle questo dramma è sinceramente commovente. Con quale coraggio i nostri ministri vogliono portare il wi-fi in tutte le scuole?


Rifugiati dal wi-fi trovano riparo nelle montagne della Virginia dell'Ovest

Dozzine di statunitensi che affermano di soffrire di malattie causate dal wi-fi e dai telefoni cellulari si sono spostati nella città di Green Bank, nel West Virginia

Ci sono cinque miliardi di contratti per telefoni cellulari nel mondo ed i progressi nella tecnologia wireless rende sempre più difficile scappare all'influenza dei portatili. Ma mentre gli americani sembrano abbracciare la connettività continua qualcuno è convinto di essersi ammalato proprio a causa sua.

Diane Schou non è capace di trattenere le lacrime mentre descrive come una volta lei viveva in una gabbia schermata per proteggersi dalle radiazioni elettromagnetiche della comunicazione senza fili.

"E' una cosa orribile dover essere prigioniero" afferma. "Tu diventi un lebbroso tecnologico perché non puoi stare vicino alle persone. Non sei tu ad essere contagioso per loro - ma è quello che loro stanno portando che è pericoloso per te."

La signora Schou appartiene a quel 5% di statunitensi che affermano di soffrire di Ipersensitività Elettromagnetica (EHS), che secondo loro è causata dall'esposizione ai campi elettromagnetici tipicamente creati dai cellulari, dal wi-fi e da altri congegni elettronici.

Nascondersi in una gabbia

I sintomi variano dal mal di testa acuto, al bruciore alla pelle, agli spasmi muscolari al dolore cronico.

"La mia faccia diventa rossa, mi viene il mal di testa, la mia capacità visiva si altera, e fa male a pensare. L'ultima volta [che sono stata esposta] ho iniziato a sentire male al petto - e per questo è diventato qualcosa che mette a repentaglio la mia vita" dice la signora Schou.

Per alleviarle il dolore suo marito le ha costruito uno spazio isolato dove vivere noto come "gabbia di Faraday".

Egli ha coperto una struttura di legno con due strati di rete metallica ed una porta che si poteva chiudere ermeticamente per prevenire l'ingresso delle onde.

Diane ha passato la maggior parte del suo tempo lì dentro, dormendo su un doppio materasso posto su una base di compensato.

"Almeno potevo vedere mio marito al di fuori, gli potevo parlare".

Diane crede che la sua malattia sia stata innescata dalle emissioni di un traliccio per telefonia mobile.

I suoi sintomi erano così acuti che lei ha abbandonato la sua fattoria nello stati dello Iowa e si è spostata a Green Bank, in West Virginia - un piccolo villaggio di 143 residenti nel cuore dei Monti Allegheny [catena facente parte degli Appalachi centro orientali - N.d.T.].

Tecnologia wireless fuorilegge

Green Bank è parte della Zona Di Quiete Radio degli Sati uniti, dove la trasmissione senza fili è proibita in tutta una zona di 33.000 chilometri quadrati per impedire che quelle trasmissioni interferiscano con una serie di radio telescopi nell'area.

Il più grande è di proprietà dell'Osservatorio Nazionale di Radio Astronomia (National Radio Astronomy Observatory) e permette agli scienziati di ascoltare segnali di basso livello che provengono da diverse zone dell'universo.

Altri sono utilizzati dall'esercito degli Stati Uniti e costituiscono un elemento portante della rete di spionaggio governativo.

Come risultato del blackout radio, la Zona di Quiete è divenuta un paradiso per persone come Diane, disperavano di riuscire ad andar lontano da queste tecnologie senza fili.

"Vivere qui mi permette di essere più o meno una persona normale . Posso stare all'aperto,. Non devo stare nascosta in una gabbia di Faraday. Posso vedere l'alba posso vedere le stelle di notte, posso stare sotto la pioggia.

"Qui a Green Bank posso stare insieme ad altre persone. La gente qui non porta telefonini così posso socializzare.

"Posso andare in chiesa, posso andare ad alcune cerimonie, posso stare con la gente. Non potevo farlo quando ero costretta a stare dentro la gabbia di Faraday."

Ma la Ipersensitività Elettromagnetica non è riconosciuta dalla sanità Statunitense.

'Condizione' discussa

L'associazione wireless, CTIA, afferma che c'è un'evidenza scientifica schiacciante che mostra come i dispositivi wireless, operanti entro i limiti stabiliti dal governo, non causano rischi alla salute pubblica nè causano alcun effetto avverso alla salute.

E l'Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre riconosce che i sintomi sono genuini e che possono essere gravi, afferma: "L'Ipersensitività Elettromagnetica non ha criteri diagnostici ben precisi e non c'è nessuna base scientifica che lega i sintomi di tale sindrome all'esposizione ai campi elettromagnetici. Inoltre la sindrome non rappresenta una diagnosi medica, né è chiaro che essa rappresenti un singolo problema medico."

Tuttavia, la nuova ricerca degli scienziati dell'università statale della Louisiana pubblicata sul giornale Internazionale di Neuroscienze (International Journal of Neuroscience), afferma che l'Ipersensitività Elettromagnetica può essere causata da campi elettromagnetici ambientali a bassa frequenza.

"Lo studio fornisce una prova diretta che collega i sintomi umani coi fattori ambientali , in questo caso le onde elettromagnetiche" afferma il Dottor Andrew Marino, un professore di neurologia che ha condotto lo studio.

"E' uno spartiacque riguardo a tale questione. Non ci sono stati studi precedenti che dimostrassero in maniera scientifica se i campi elettromagnetici ambientali potessero causare dei sintomi nell'uomo.

"Ed i sintomi sono importanti perché essi sono il primo passo che mostra come le onde elettromagnetiche producano malattia nell'uomo."

Gli scienziati hanno condotto una serie di test su una dottoressa di 35 anni che aveva diagnosticato a se stessa l'Ipersensitività Elettromagnetica.

Lei restava seduta su una sedia di legno un voltaggio veniva applicato ad impulsi per 90 secondi a delle placche di metallo per creare una serie di campi magnetici. Alla donna è stato chiesto di descrivere i suoi sintomi dopo ogni esposizione e dopo alcune finte esposizioni inserite casualmente nel corso delle quali, senza che lei lo sapesse, non veniva applicato alcun voltaggio.

Lei ha segnalato mal di testa, dolore e spasmi muscolari durante le esposizioni reali e nessun sintomo durante la maggior parte delle esposizioni fittizie.

Gli scienziati hanno concluso che una tale correlazione non può essere attribuita al caso.

Ma altri esperti sono in disaccordo e non credono che esista un tale legame [tra onde elettromagnetiche e malattia].

'Ignoranza' tecnologica
Bob Park è un professore di fisica dell'università del Maryland.

Egli afferma che la radiazione emessa dal wi-fi è semplicemente troppo debole per causare il tipo di cambiamenti nella chimica del corpo che potrebbe rendere malate le persone [forse dovrebbe studiare un po' di più alcuni argomenti di biologia prima di esprimersi con tale sicumera - N.d.T.].

"Il problema più grosso che incontriamo nella nostra società, portato dal cambiamento tecnologico è che la gente ha davvero poca istruzione" agli afferma.

"Ci sono molte cose che le persone hanno bisogna di imparare e non le stanno imparando. La cosa che le sta uccidendo è l'ignoranza."

La settantenne Nichols Fox dice che lei comprende tale scetticismo - le ci sono voluti diversi anni prima che si convincesse che il dolore e la fatica che la stavano debilitando fossero causati dalle radiazioni elettromagnetiche emesse dal suo computer.

"Verso la fine della mia vita normale, quando ancora potevo guardare la televisione, potevo realmente accendere e spegnere il mio dolore col telecomando" lei afferma. "Era un'associazione così incredibilmente chiara che non c'era modo di negarla."

I suoi sintomi sono così gravi che lei si è isolata quasi del tutto, vivendo in una casa remota circondata da campi e da boschi appena al di fuori della Zona di Quiete. Lei afferma che anche i bassi livelli di campi elettromagnetici generati in quel posto influiscono negativamente sulla propria salute..

Lei usa raramente l'elettricità - il suo frigorifero funziona grazie al gas, la luce viene da lampade a cherosene ed una stufa a legna le fornisce la maggior parte del calore.

Un termostato è regolato in maniera tale da accendere dei riscaldatori elettrici se la temperatura cade al di sotto di un livello che la metterebbe a pericolo di ipotermia.

"E' così importante che la gente comprenda che questa è una forma di disabilità molto seria, che cambia la tua vita. Essa porta a morire prima - lei afferma - non ho assolutamente alcun dubbio riguardo a questo e penso che sia una brutta cosa il fatto che non venga riconosciuto".

Ma persino in questa zona isolata dell'America, l'incursione della tecnologia wireless è incessante. E' stata dato il permesso di costruire una torre per antenne per telefonia mobile a poche miglia dalla sua casa, e Nichols dice che dovrà spostarsi.

"Sto diventando vecchia e realmente non so dove andrò o cosa farò" dice. "E' davvero una cosa che quasi mi spaventa."

12 comments:

  1. Corressero tutti in West Virginia, MAGARI!!!!!

    Cribbio,
    in WV coltivano, fidati :D

    ReplyDelete
  2. Ecco il risultato della paranoia delirante alimentata dalla spazzatura sul web

    Vorrei ricordare che la contrario delle frottole che raccontano i ricercatori indipendenti di notorietà il wi-fi e gli apparecchi elettronici non emettono radiazioni ma frequenze elettromagnetiche

    ReplyDelete
  3. grazie Claudio. infatti, mi chiedevo, nella mia ignoranza senza limiti..fino a che punto sia fuffa...
    infatti.
    e' fuffa.

    ReplyDelete
  4. Io mi chiedo: se la gente col pacemaker non si lamenta delle interferenze elettromagnetiche del WI-FI, perché persone fisicamente sane dovrebbero farlo?

    ReplyDelete
  5. wi-fi e gli apparecchi elettronici non emettono radiazioni ma frequenze elettromagnetiche

    Qui ti devo contraddire Claudio, le emissioni degli apparecchi elettronici sono a tutti gli effetti radiazioni elettromagnetiche, come la luce del resto. La loro natura e la teoria che le descrive è la stessa dei raggi gamma e X, sono solo di frequenze estremamente più basse, trasportano quindi molta meno energia e, per questo, non sono ionzzanti come i raggi X e gamma

    ReplyDelete
  6. The Foe-Hammer hai ragione non sono stato preciso in quanto loro le mettono al pari delle radiazioni ionizzanti e io volevo appunto fare questo distinguo

    ReplyDelete
  7. Scusate i francesismi. Ma "distinguo lì, distinguo là": è vero o no che 'sti cialtroni sparano minchiate che un AK47 è un arco con freccia dell'età della pietra in confronto?

    Ehi, è un paradosso, il mio :)))))

    ilpeyote diciamo le cose come stanno

    ReplyDelete
  8. Esperimento in doppio cieco...

    Si prende la gentile signora e le si chiede di partecipare ad una semplice prova.
    Le si installa un'antenna in posizione nascosta a 100m da casa, che si accenda ad intervalli causuali e spari rumore bianco per 6 ore consecutive nell'arco di qualche settimana.
    Contemporaneamente, le si fa portare uno di quegli apparecchietti per monitorare i parametri vitali ai cardiopatici, che registri tutto per tutto il tempo della prova, e le si da' un'agendina su cui annotare il proprio stato di benessere come da lei percepito.

    Alla fine del periodo di prova, si prendono i tracciati dell'antenna, del monitor e l'agendina e si correlano i tre dati.

    Se il problema e' psicosomatico, alla povera signora si regala un consulto da un bravo psicologo.
    Se c'e' effettiva correlazione, e' il momento di far partire uno studio approfondito su un campione piu' ampio di soggetti.

    Tertium non datur.

    ReplyDelete
  9. Brutta cosa la paranoia.
    E purtroppo incurabile nella maggior parte dei casi.

    Saluti
    Michele

    ReplyDelete
  10. Quand'è che metteranno al rogo anche il bluetooth??? :-)

    E non lo sanno che anche i cavi elettrici emettono? Eppure non mi sembra che usino lampade ad olio (cancerogene molto più del cavo elettrico).


    Ma se vogliono trasferirsi tutti li e vivere al tempo dei pionieri, ne hanno tutto il diritto.

    ReplyDelete