L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

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Tuesday, June 12, 2012

I protocolli di Sion – Demistificando il demistificatore


...poi s'incazzano se li si chiama antisemiti, razzisti, disinformatori, nazisti...
tdm

http://www.neovitruvian.it/2012/06/05/i-protocolli-di-sion-demistificando-il-demistificatore/

I protocolli di Sion – Demistificando il demistificatore

L’opera di Umberto Eco, ‘Il cimitero di Praga’, rappresenta un evidente tentativo atto a screditare l’emergente consapevolezza sui protocolli e su come essi siano il progetto per un Nuovo Ordine Mondiale. Anche se Eco cura nel dettaglio la sua ricerca, sembra chiudere gli occhi di fronte a certe evidenze.


Il libro ruota attorno al personaggio di Simone Simonini, un cospiratore antisemita italiano. Alcuni gruppi sovversivi lo avrebbero pagato per scrivere i protocolli in modo da diffamare gli ebrei. Questa è la spiegazione classica che ci viene fornita sui protocolli.
In una ulteriore nota, Eco ‘smonta’ l’idea che i Protocolli siano veri adducendo la consueta motivazione del “Plagio” dell’opera di Maurice Joly ‘Dialogue from Hell’. Come Henry Makow ha dimostrato, Joly plagiò i protocolli e non viceversa.
Nel libro letteralmente tutti cospirano o pianificano per svariate motivazioni. I servizi segreti francesi, i russi, i massoni, Mazzini (a cui Pike inviò una lettera famosa), il Vaticano e i gesuiti. Sono presenti anche Weishaupt e gli Illuminati! Tutti che vogliono arrivare al potere, incolpando gli ebrei!
L’unico gruppo esente da colpe, stranamente, sono gli ebrei stessi, fatta eccezione per qualche ebreo antisemita. Non sto scherzando e non sto esagerando. Questo è quello che sta facendo Eco in questo evidente e stupido tentativo di mistificare la natura dei protocolli.
I PROTOCOLLI SONO GENUINI?
La veridicità del loro contenuto sembra provare la genuinità dei testi. Sono molto forti. Nel dettaglio è interessante notare come l’autore si concentri sugli aspetti monetari del Nuovo Ordine Mondiale; si rimane colpiti dalla profondità del protocollo numero 20, il quale tratta del “loro” ‘programma finanziario’. Ogni studente di economia dovrebbe analizzare nel dettaglio l’argomento qui trattato in modo generale.
Considerando l’interesse del pubblico, assolutamente superficiale, riguardo le questioni monetarie, fatto testimoniato sia dall’economia “mainstream” che da quella austriaca, il testo deve esser stato scritto presubimilmente da un insider. Si discutono tutte le principali questioni monetarie con grande autorità e conoscenza. Ecco un’analisi del protocollo:
Spiega il potere distruttivo dell’interesse, sia in termini di costi per il mutuatario sia perché esso ostacola la circolazione del denaro (cosa molto importante e poco compresa).
Si parla di oro come ‘La rovina degli Stati Goyim’.
Spiega come la scarsità d’oro ostacoli la piena attività economica, sottolineando il fatto che per questo cercarono di accaparrarsi tutto l’oro. In tal modo i protocolli ammettono apertamente come il controllo della quantità d’oro in circolazione sia nelle mani dei sionisti. Confermando la mia critica all’economia austriaca.
Tratta inoltre, in modo convincente, il problema del volume di denaro e di come esso dovrebbe essere gestito. In ultima istanza fornisce un’apprezzabile ritratto di come dovrebbero stare realmente le cose, tra cui una moneta priva di interessi.
In breve: Il protocollo 20 ci offre una visione unica di tutti gli elementi essenziali della teoria e della pratica monetaria. Lo fa in poche pagine, dimostrando grande padronanza degli argomenti.
A mio avviso, è assolutamente impossibile che qualche “falsario” potesse creare un’opera del genere. Non vi è nessuno nei media alternativi, figuarsi nei normali circoli accademici in grado di compiere un simile lavoro.
Il fatto che venne scritto più di cent’anni fa, rende ancora più incredibile il tutto, anche se va detto, che la consapevolezza politica ed economica era probabilmente maggiore allora rispetto ad oggi.
CONCLUSIONE
Umberto Eco non ha fatto nulla per screditare i protocolli. Piuttosto si è screditato da solo.
Nel frattempo, i protocolli rimangono una testimonianza senza tempo della verità: una gerarchia di uomini manipola e schiavizza la razza umana da milleni.
Fonte

Pubblicato da neominchiam

8 comments:

  1. il solito RAZZISTA DI MERDA
    NEO COGLIONE che tu sia un idiota incompetente ignorante incapace idiota cerebroleso RAZZISTA DI MERDA, sottospecie infima dei merda è assodato.
    che i protocolli di sian siano un falso a cui solo gli idioti (LEGGI IL COGLIONE IN QUESTIONE) è VERITA' STORICA
    perché non ti ammazzi?

    libereresti l'umanità da un pezzo di merda inquinate al 100.000.000.000.000.000.000.000%

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  2. Neostronzone mi accodo: perché non ti ammazzi?

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  3. Suvvia, scusatelo... in mancanza di un certo livello culturale non e' facile leggere e capire i testi di Eco.
    Immaginatevi come dev'essere in mancanza di un cervello.

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    Replies
    1. Prendete questa frase, e' meravigliosa: "La veridicità del loro contenuto sembra provare la genuinità dei testi."

      Leggetela. Rileggetela. Contestualizzatela, anche. Un'altra volta.
      Per quante volte la possiate rileggere, non acquisira' mai un senso compiuto.
      Magia... la mia autocoscienza annichilisce di fronte al significato dell'esistenza finalmente svelato.
      Come se fosse antani.

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    2. Infatti, non ha senso, è come se scrivessi:

      "La realtà delle cose conferma il pensiero comune."

      non dice nulla.

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  4. Ecco un altro bilioso, frustrato, fallito aspirante scrittoruncolo alla zret, invidioso del successo altrui.
    Ti brucia proprio il culo neovitruviano che i libri di Eco diventino spesso dei bestseller, mentre i tuoi sproloqui non se li fila nessuno, a parte quelli che si divertono a sbeffeggiare la tua coglionaggine.
    Prova con gli editori a pagamento, quelli basta che li paghi adeguatamente che ti pubblicano tutte le vaccate che vuoi.
    Nel Pendolo di Focaluld di Eco (lo so che questo nome ti fa venire travasi di bile, hihihihi) si parla di uno di questi editori, la Manuzio
    :D
    Ciao nazistello rosicone ;)

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  5. se ti interessa il capitolo in cui spiega ben bene questo è il 39, il cui incipit è:

    La Manuzio era una casa editrice per APS.
    Un APS, nel gergo Manuzio, era – ma perché uso l'imperfetto? gli APS sono ancora, laggiù tutto continua come se nulla fosse accaduto, sono io che ormai proietto tutto in un passato tremendamente remoto, perché quello che è successo l'altra sera ha segnato come una lacerazione nel tempo, nella navata di Saint-Martin-des-Champs è stato sconvolto l'ordine dei secoli... o forse è perché di colpo, dall'altra sera sono invecchiato di decenni, o il timore che Essi mi raggiungano mi fa parlare come se ormai facessi cronaca di un impero in sfacelo, disteso nel balneum, le veneormai lacerate, attendendo di annegare nel mio sangue...
    Un APS è un Autore a Proprie Spese e la Manuzio è una di quelle imprese che nei paesi anglosassoni si chiamano "vanity press". Fatturato altissimo, spese di gestione nulle. Garamond, la signora Grazia, il ragioniere detto direttore amministrativo nel bugigattolo in fondo, e Luciano, lo spedizioniere mutilato, nel vasto magazzino del seminterrato.
    "Non ho mai capito come Luciano riesca ad impaccare i libri con un braccio solo," mi aveva detto Belbo, "credo che si aiuti coi denti. D'altra parte non impacca gran che: gli spedizionieri delle case editrici normali spediscono libri ai librai mentre Luciano spedisce solo libri agli autori. La Manuzio non s'interessa dei lettori... L'importante, dice il signor Garamond, è che non ci tradiscano gli autori, senza lettori si può sopravvivere."
    Belbo ammirava il signor Garamond. Lo vedeva portatore di una forza che a lui era stata negata.
    Il sistema Manuzio era molto semplice. Poche inserzioni sui quotidiani locali, le riviste di categoria, le pubblicazioni letterarie di provincia, specie quelle che durano pochi numeri. Spazi pubblicitari di media grandezza, con foto dell'autore e poche righe incisive: "un'altissima voce della nostra poesia", oppure "la nuova prova narrativa dell'autore di Floriana e le sorelle".
    "A questo punto la rete è tesa," spiegava Belbo, "e gli APS vi cadono a grappoli, se in una rete si cade a grappoli, ma la metafora incongrua è tipica degli autori della Manuzio e ne ho preso il vezzo, mi scusi."

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  6. @foe: Il pendolo di Foucault

    da wikipedia (che almeno su questo è abbastanza affidabile :-) )

    Il pendolo di Foucault, così chiamato in onore del fisico francese Jean Bernard Léon Foucault, fu concepito come esperimento per dimostrare la rotazione della Terra attraverso l'effetto della forza di Coriolis.

    MI ricordo bene il pendolo installato per un breve periodo nella stazione di porta nuova a Torino.
    Oppure quello che c'è a Verona nella chiesa di San Giovanni in Foro

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